Secondo l’Italy Data Center Report realizzato da Cushman& Wakefield, l’Italia sta diventando un punto focale per la connettività tra Europa, Medio Oriente e Africa grazie al cavo sottomarino multifibra che collegherà il SicilyHub di TelecomItalia Sparklea Palermo (connesso da18cavi internazionali) con la nuova landing station di Genova, direttamente connessa al ricco ecosistema digitale di Milano. Dal punto di vista numerico, l’Italia ospita al momento 80 data center in co-locazione, la cui importanza appare ancor più fondamentale alla luce del Pnrr.
La Lombardia è la regione più sviluppata nel settore; la sede con la maggiore concentrazione è Milano, che è anche la città più smart d’Italia grazie al Piano di Trasformazione Digitale che ha aperto la strada allo sviluppo di servizi completamente digitali, e che ha attirato l’interesse delle grandi organizzazioni di servizi cloud. Segue Roma, che risulta sempre più interessante per gli investitori soprattutto perché (grazie alla posizione centrale rispetto all’asse nord- sud) copre le esigenze degli abitanti e delle aziende del centro e del sud Italia.
“Si guarda al settore dei data center come a un’interessante asset class alternativa su cui investire. Il mercato italiano è in un momento di grande espansione” conferma Alessandro Mancini, partner ed head della divisione Industrial & Logistics Italy di Cushman&Wakefield.