Nei giorni scorsi Marco Giovannini ha rilevato Inman Group, gruppo di automazione industriale specializzato in macchinari per il packaging e l’assemblaggio robotizzato di componenti per le industrie farmaceutiche. E’ il primo passo di Groupack, la holding con cui l’ex amministratore delegato e presidente di Guala Closures vuole creare un polo della meccatronica Made in Italy dedicato al settore biomedicale.
Un’acquisizione da 38 milioni, “realizzata con soldi propri”, spiega l’imprenditore. Con Groupack l’approccio è buy and build, acquista e costruisci. “Ha presente quante piccole e belle aziende ci sono tra Piemonte, Emilia e Lombardia, imprese che al massimo fatturano 50 milioni ma nella loro nicchia di prodotto sono geniali? Molte soffrono di due handicap che ne minacciano il futuro: primo, hanno proprietari anziani con relativi problemi di successione in famiglia. Secondo, sono reticenti nell’usare innovazione a basso costo come le startup” spiega Giovannini.
Per Groupack Giovannini ha un piano ambizioso: farne un aggregatore verticale di competenze manifatturiere nella meccatronica per creare una filiera flessibile
e resistente agli choc, come quelli degli ultimi due anni. Il traguardo è un polo da almeno 250 milioni di ricavi.
“Groupack ha già in programma altre due/tre acquisizioni, anche all’estero. Tutte integrabili. Che, assieme, con la flessibilità e l’ingegno italiani, potrebbero diventare un rivale per il biomedicale svizzero” conclude Giovannini.